Ad ognuno la sua essenza, i suoi accessori, per dare un carattere distintivo senza possibilità di equivoco...

Nel momento in cui una fragranza si manifesta lasciamo agli altri qualcosa di noi, un piccolo pezzo del nostro essere che vogliamo manifestare attraverso uno dei cinque sensi, forse il più potente: l’olfatto.

Quando parliamo di profumi, le differenze si basano sul grado di volatilità di ciascuno degli oli essenziali che vanno a comporli. In tal senso, la piramide olfattiva è una rappresentazione grafica del grado di evaporazione, e quindi della persistenza dei vari componenti di un profumo. La piramide olfattiva è costituita da 3 livelli che, esaminati dall'alto verso il basso, illustrano il modo in cui la fragranza evolve nel tempo. In pratica, si tratta di una sorta di misuratore del profumo che tiene conto del tempo che passa a partire dalla sua prima applicazione.

 
LE NOTE DI TESTA

Le note di testa corrispondono al “volo del profumo”, quella sensazione olfattiva che si avverte nei 5 minuti successivi al primo spruzzo e che può scatenare all’acquisto. Si tratta di essenze leggere e volatili che servono principalmente a catturare l’attenzione e stimolare i sensi, e che quindi contribuiscono a creare la prima impressione di un profumo.
Tra le note di testa più comuni puoi ritrovare:

  1. le note agrumate, o "esperidate", come quella dell’arancia, del limone, del pompelmo e degli agrumi in generale;
  2. le note aromatiche, come l’eucalipto e la lavanda;
  3. le note acquatiche, che ricordano il mare.

LE NOTE DI CUORE

Le note di cuore corrispondono alla “scia del profumo”, e sono molto più potenti e consistenti delle note di testa. Si tratta di essenze avvolgenti e sensuali che contribuiscono sul livello emozionale a risvegliare sensazioni profonde, e che hanno una buona persistenza (queste note si avvertono soprattutto tra i 5 e i 20 minuti dal primo spruzzo).
Tra le note di cuore più comuni puoi ritrovare:

  1. le note fiorite, come mughetto, gelsomino, rosa e tuberosa;
  2. le note verdi, che ricordano elementi più vicini alla terra come le foglie o l'erba;
  3. le note fruttate, come pesca, pera e albicocca.

LE NOTE DI FONDO

Le note di fondo corrispondono alla “personalità del profumo”, e risultano molto calde e pesanti. Si tratta di aspetti olfattivi che non vengono avvertiti subito, ma che, derivando da elementi che evaporano in maniera davvero molto lenta, possono resistere anche per diverse ore (fino a 24 ore dal primo spruzzo).

Tra le note di fondo più comuni puoi ritrovare:

  1. le note legnose, come cedro e sandalo;
  2. le note muschiate;
  3. le note orientali e ambrate, come vaniglia, patchouli e cannella.

Esistono piccoli accorgimenti che possono aiutarci a prolungarne la durata del profumo sulla pelle, o creare la cosiddetta scia di profumo tanto acclamata da Coco Chanel.
Alcuni punti del corpo sono migliori rispetto ad altri perché trattengono di più la fragranza sulla pelle, così come anche alcuni tessuti. Tanto per citarne alcuni: il collo, i polsi, dietro i lobi delle orecchie, fra i seni nelle donne o il torace per gli uomini, nell’incavo del gomito, sulla pancia, sul pube della donna, dietro le ginocchia e sulla caviglia.
Molte di queste zone sono definite zone di movimento, come nel caso delle articolazioni, che permettono alla scia di “muoversi” tra un gesto e l’altro e diffondersi tra le narici di chi ci sta attorno.

Non basta solo nebulizzare il profumo nei punti giusti; è importante farlo sempre sulla pelle pulita, magari dopo la doccia. Quando la pelle è sporca infatti il grasso che ricopre l’epidermide impedisce al profumo di attaccarsi; La tipologia del profumo e la sua concentrazione può influenzare la resa e la persistenza nel tempo. Se l’obiettivo è farlo durare il più possibile, meglio comprendere anzitempo le differenze tra Eau de Toilette e Eau de Parfum; Esistono tessuti più adatti a far restare il profumo addosso. Sono indicate la lana e il lino, mentre è sconsigliata la seta. Di solito i tessuti a trama larga permettono alla fragranza di traspirare senza rovinare gli abiti. Coco Chanel li faceva spruzzare sugli orli dei propri abiti, per far sì che si sentisse sempre il profumo. Secondo la tradizione sartoriale napoletana invece sono i baveri delle giacche il punto migliore per nascondere qualche goccia di profumo e farla sentire per tutto il giorno.


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